Bari incontra la Russia nel nome di San Nicola. Da domani a giovedì 8 infatti, Gianluca Paparesta, assessore al Marketing Territoriale e ai Rapporti Internazionali del Comune, sarà a Mosca per cercare di rendere ancora più saldo, quell'antico connubio che da anni si cerca di realizzare tra le due città. Occasione propizia è l'«Anno della cultura e della lingua italiana in Russia» e il corrispettivo «Anno della cultura e della lingua russa in Italia», cioè il 2011.
Un progetto che prende le mosse dal vertice italo-russo che si svolse a Mosca nel 2008, quando fu siglato l'accordo su proposta dei ministri della Cultura di entrambi i Paesi e con il consenso dei due capi di Governo, Silvio Berlusconi e Dimitrij Medvedev.
Scopo della missione è la promozione territoriale e riguarda i rapporti internazionali, ma c’è anche un valore culturale, nelle iniziative. A questo punto, con l'inevitabile rimpasto che ci sarà in giunta comunale alla luce dei risultati delle elezioni regionali, Gianluca Paparesta potrebbe ambire a diventare il prossimo assessore comunale alla Cultura, sempre che il sindaco Emiliano dovesse decidere di rilasciare la delega che a tutt'oggi detiene. Molto dipende dai risultati con i quali l’assessore tornerà dalla Russia.
Intanto Paparesta a partire da domani sarà impegnato in una serie di incontri a Mosca, e con lui ci sarà anche padre Damiano Bova, rettore della Basilica di san Nicola.
Assessore Paparesta, quali progetti presenterà ai suoi interlocutori russi?
«Primo tra tutti, la realizzazione a Mosca del corteo storico di San Nicola, che rievoca la Traslazione del Santo e che a Bari va in scena per le strade della città il 7 maggio. Il prossimo anno quindi, il corteo storico nicolaiano, migrerà in direzione Mosca, giusto 15 giorni dopo la manifestazione barese. Si pensa ad un luogo simbolico per lo svolgimento del corteo moscovita, a location importanti che porrebbero Bari al centro dell'attenzione internazionale. Il corteo dovrebbe poi concludersi dinanzi ad una riproduzione della Basilica di San Nicola, realizzata con le nostre tradizionali luminarie. Inoltre allestiremo a Mosca una mostra sul Tesoro di san Nicola. Iniziative che vengono promosse dall'amministrazione comunale e sostenute dall'infaticabile impegno di padre Bova. C'è anche il progetto di una fiction che vedrà protagonista San Nicola e che noi supporteremo. Insomma i simboli di Bari nel cuore di Mosca».
Il progetto richiederà impegno e dovrà essere all'altezza di una vetrina internazionale.
«Costituiremo un gruppo di lavoro specializzato sia a Bari che a Mosca per l'allestimento del corteo, così da creare una reale sinergia tra i due eventi. Già da quest'anno intanto, nel corteo storico, sarà presente la simbologia bizantino-ortodossa, a sottolineare il legame tra le due città che venerano lo stesso santo».
Quali saranno gli investimenti da parte dell'amministrazione comunale per l'iniziativa?
«La missione a Mosca è finalizzata anche a ridurre questi costi al minimo o addirittura azzerarli. Infatti andiamo a trovare sponsor e found rising per reperire fondi, nazionali e internazionali, attraverso i quali promuovere questa iniziativa, ma anche tante altre finalizzate alla valorizzazione del territorio barese».
Avete già idea delle proposte che invece verranno da parte russa?
«A Mosca incontreremo la presidentessa della Fondazione della Cultura russa e l'ambasciatore italiano in Russia, Vittorio Claudio Surdo, ai quali presenteremo il nostro programma e ascolteremo il loro. Tra l'altro è previsto anche un gemellaggio tra Bari e la città di Sergiev Posad, cittadina a settanta chilometri da Mosca, considerata città santa in Russia».
di Maria Grazia Rongo
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 04.04.2010
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